L’amianto friabile per definizione è un formato molto pericoloso dell’amianto in quanto le fibre che lo compongono si presentano libere o debolmente legate. Ne consegue che l’amianto in matrice friabile risulta facilmente riducibile in polvere: è sufficiente, difatti, la semplice pressione
manuale. In tal modo risulta maggiormente inalabile e dunque molto dannoso per la salute dell’uomo.
Come noto, le polveri di amianto sono cancerogene e molto pericolose per l’apparato
respiratorio umano.
Ad oggi ci si trova a dover far i conti con l’eredità lasciataci da un uso passato smodato e massiccio
dell’amianto in molti ambiti e settori: dal campo edile a quello tessile fino ad arrivare ai cicli
dell’industria.
Il suo utilizzo è stato favorito dal basso costo e dalle caratteristiche possedute; l’amianto, infatti, è
un materiale indistruttibile, flessibile, filabile, resistente al fuoco, al calore, agli acidi e alla trazione
ed è dotato di proprietà fonoassorbenti e termo-isolanti.